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Provette

STRUMENTI di LAVORO

Fabrizia De Cuia
  La gestione delle incompatibilità a scuola


• Attilio Varengo
  Introduzione al CCNL 2019/2021

  Comparto Istruzione e Ricerca



 

Introduzione
al CCNL 2019/2021. Comparto Istruzione e Ricerca 


 

Con un grande lavoro di negoziazione,

equilibrio e progettualità,

il 14 luglio 2023 si è chiuso il lungo negoziato 

per il rinnovo del CCNL Istruzione 

e Ricerca per il triennio 2019/21,

con cui la CISL Scuola ha risposto

alle aspettative del personale della scuola.

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Segretaria Nazionale

CISL Scuola

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Il 14 luglio 2023 si è chiuso il lungo negoziato per il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca per il triennio 2019/21. Un risultato importante che consente di puntare ora l'attenzione sul rinnovo del triennio già in corso. 

Quello della CISL Scuola è stato un grande lavoro di negoziazione, equilibrio e progettualità necessarie per rispondere alle aspettative del personale della Scuola, dell'Università e della Ricerca; in questo ambito, come tradizione consolidata, la CISL Scuola è riuscita a far prevalere la propria capacità di mediazione tra attese diverse. 

La sottoscrizione dell’Ipotesi, dal punto di vista retributivo (ricordando che il 96% delle risorse economiche complessivamente disponibili per il rinnovo – poco più di 2 miliardi di euro – era già stato destinato al personale con il CCNL del 6 dicembre 2022), ha consentito di incrementare ulteriormente le retribuzioni di tutto il personale, raggiungendo, a regime, circa 124 euro lordi di incremento per il personale docente, mentre è di circa 110 euro l’incremento dell’intero comparto. Gli aumenti percentuali, a seconda dei diversi profili professionali, vanno dal 4,18% a oltre il 7%. 

L’operazione è stata possibile grazie all’azione della CISL Scuola che è riuscita, anche attraverso successivi impegni del Ministro, a destinare gli stanziamenti per la valorizzazione del personale docente (inizialmente destinata al FMOF, parte accessoria della retribuzione) all’incremento della RPD, liberando, di conseguenza, le risorse necessarie per gli altri profili professionali. È stata, inoltre, destinata la distribuzione dell’una tantum ottenuta in occasione del CCNL 6/12/2022 nella misura di 63,84 euro per i docenti e 44,11 per il personale ATA. Tali somme spettano anche ai supplenti annuali in servizio nell’anno scolastico 2022/23. 

Sempre in materia di retribuzioni, il contratto rivaluta del 10% tutte indennità per prestazioni aggiuntive del personale a carico del FMOF, sia del personale docente, sia del personale ATA

L’indennità di direzione parte fissa del Direttore dei servizi passa dagli attuali 1.828 euro annui a 2.764,20 euro annui, con un incremento di oltre 900 euro l’anno, mentre quella variabile potrà eventualmente essere ulteriormente incrementata dalla contrattazione nazionale integrativa. 

Il nuovo contratto, inoltre, rappresenta una svolta sulla strada dell’equiparazione tra personale precario e personale assunto a tempo indeterminato. A partire dalla sottoscrizione definitiva del testo, anche al personale assunto con contratto al 30 giugno, ovvero al 31 agosto, spetteranno i tre giorni di permesso retribuito, fino ad oggi disponibili solo per il personale di ruolo. 

Il rinnovo contrattuale ha rappresentato per la CISL Scuola, ancora una volta, l’occasione per intervenire (lo aveva già fatto in occasione del CCNI sulla mobilità non sottoscritto dalle altre OO.SS.) in materia di vincoli sulla mobilità del personale docente, introdotti dalle varie disposizioni di legge. Infatti, insieme alle Organizzazioni Sindacali sottoscrittrici del nuovo testo, ha concordato con l’ARAN da un lato di riconoscere al personale scolastico (ivi incluso quello neo assunto) il diritto alla presentazione della domanda di mobilità in presenza di figli di età fino ai 12 anni, di condizioni di disabilità personali o per assistenza (caregiver familiari), conciliando le esigenze familiari con quelle lavorative, e dall’altro di riportare alla contrattazione l’applicazione delle disposizioni del D.L. 73/2021. 

Viene rinforzato il sistema delle relazioni sindacali, sia valorizzando quelle esistenti, sia introducendone delle nuove, dando nuova linfa al ruolo partecipativo delle RSU. A questo proposito, il contratto individua una soluzione al problema della verifica successiva della contrattazione di istituto. A tal proposito, viene prevista una forma di informazione rinforzata circa gli esiti della contrattazione, nel rispetto delle già conosciute norme a tutela della privacy. 

Il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (FMOF) comprenderà, oltre al fondo di istituto, anche i finanziamenti per l’indennità di disagio riconosciuta alle scuole situate nelle piccole isole (che potrà essere attribuita anche al personale ATA) e tutte le altre risorse destinate da eventuali disposizioni di legge. 

La contrattazione collettiva integrativa nazionale, inoltre, definirà le modalità e i criteri di utilizzo di tutti i finanziamenti aggiuntivi, ivi inclusi quelli destinati al personale impegnato in attività di tutor, orientamento e coordinamento. 

Il CCNL introduce, infine, un nuovo sistema di classificazione del personale ATA, superando quello precedente, e orientandolo ad elementi di flessibilità e valorizzazione di tutto il personale ATA. 

Viene eliminata la vecchia area C (quella dei coordinatori, mai attivata) e si organizza il personale in quattro nuove aree: area dei Collaboratori, area degli Operatori (caratterizzata da collaborazione con gli uffici tecnico/amministrativi e dalla assistenza agli alunni con disabilità), area degli Assistenti e area dei Funzionari e delle elevate qualificazioni. Per ciascuna nuova area, in coerenza, vengono aggiornati i profili professionali e, in alcuni casi, anche i titoli di accesso. 

Il personale Dsga confluirà nella nuova area dei Funzionari ed Elevate Qualificazioni, mantenendo il ruolo apicale del personale ATA, con una prospettiva di crescita professionale, anche in forza degli investimenti che i futuri contratti potranno disporre. Si porta, inoltre, a soluzione definitiva la vertenza degli assistenti amministrativi facenti funzione che, attraverso una apposita procedura valutativa, potranno accedere anch’essi alla nuova area dei Funzionari ed Elevate Qualificazioni. 

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