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formazione

Qualcuno potrebbe chiedersi perché sia stata scelta, come tema centrale di questo numero di Scuola e Formazione web, proprio la parola “valutazione”. Uno dei più controversi e dibattuti, e non da oggi, nel mondo della scuola: che di valutazione in un certo senso vive, si potrebbe dire, visto che da sempre le si affida il compito di istruire, educare, formare, valutando poi il grado di raggiungimento degli obiettivi attesi, dal profitto al comportamento, da parte di alunne e alunni. 

Peraltro, proprio su questo è in pieno svolgimento l’esame, in Parlamento, di una specifica proposta di legge, il che conferisce alla nostra scelta almeno il pregio dell’attualità. Su quella proposta abbiamo espresso, nel corso di un’audizione parlamentare, alcune considerazioni di merito, ponendone in premessa una di metodo che ritengo almeno altrettanto importante.

 

Abbiamo infatti sottolineato come non si stesse tenendo nel dovuto conto, ancora una volta, l’importanza di un attivo coinvolgimento del mondo della scuola nel legiferare su materie così delicate, sulle quali non andrebbero mai sottovalutati i contributi preziosi che possono venire dal pensiero pedagogico e dalle migliori esperienze didattiche. Contributi che, anche in questo numero della nostra rivista, sono sicuramente presenti, come potrà apprezzare chi ne scorre le pagine. 

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NE PARLANO

Cristiano Corsini

L'occasione persa

della valutazione

 

Un decreto ora in discussione

in Parlamento reintroduce nella scuola primaria i voti

invece dei giudizi descrittivi.

Per valutare il miglioramento dell’O.M. 172/2020 sono necessari monitoraggio

su organizzazione e didattica, ricerca scientifica

e coinvolgimento di scuole

e famiglie. 

Roberto Ricci

Le prove INVALSI:

strumento per il miglioramento

 

La disponibilità di dati

sugli esiti di apprendimento

e sul funzionamento del sistema scolastico non è di per sé

la soluzione dei problemi,

ma contribuisce ad individuare percorsi di miglioramento perché permette alle istituzioni di valutare scenari alternativi

e effettuare nuove scelte politiche. 

Italo Fiorin

Valutare le competenze?

Una rivoluzione didattica

 

Per la valutazione

delle competenze si richiede

una rivoluzione didattica, prima di tutto riferita all’insegnamento. C’è bisogno di poter rilevare

il comportamento degli studenti di fronte a prove sfidanti,

che si crei un ponte tra scuola

e vita, tra ambiente artificiale

e contesto reale. 

Benedetto Vertecchi

La valutazione:

autonomia e progresso dell'educazione

 

La rilevanza della valutazione

è cresciuta con la maggiore scolarizzazione. Mentre nel ‘900 si segnalano progetti nati

dal dibattito interno ai sistemi educativi e orientati a scenari

di progresso sociale e culturale, le tendenze più recenti sono improntate a logiche produttivistiche e di marketing, con una sempre più tenue attenzione per gli scenari

di lungo periodo. 

Damiano Previtali

Tre svelamenti per un rinnovato SNV

 

Se depotenziamo il SNV, aspettiamoci conseguenze sull’autonomia scolastica.

Con l’accantonamento del SNV basato su scelte autonome

e consapevoli corrispondenti

ai bisogni del contesto, fondato su autovalutazione-miglioramento e rendicontazione sociale, assistiamo a rigurgiti

di centralismo adempitivo. 

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