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presentazione

 

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Ufficio Studi CISL Scuola

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Affidiamo alle parole della nostra Segretaria Generale, Ivana Barbacci, le ragioni della scelta di fare della professionalità ATA il focus di questo numero della rivista, dopo aver dedicato il precedente alla professionalità degli insegnanti.

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Nel suo EDITORIALE, la Segretaria parte dalla considerazione che “Il personale ATA sia parte integrante di una comunità professionale il cui compito è garantire nel modo più efficace la fruizione di un diritto fondamentale, quello all’istruzione.

Ciò in coerenza con la nostra visione di scuola come comunità educante, da cui discende anche il nostro modello organizzativo, rivolto a una rappresentanza unitaria di tutte le professioni operanti, con competenze diverse, in un'istituzione scolastica.” Barbacci si sofferma poi sulle ragioni della scelta.

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“Una consente di riaffermare una visione di scuola, e di professionalità operanti nella scuola, fondata sul concorso di competenze e profili diversi nell’assolvimento del compito affidato dalla legge al sistema scolastico: creare le condizioni per garantire nel modo più efficace la fruizione di un diritto di rango costituzionale, quello all’istruzione, fondamento dell’esercizio pieno dei diritti di cittadinanza”.

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“La seconda è che arricchire la nostra riflessione col contributo offerto dai pregevoli interventi ospitati in questo numero di Scuola e Formazione web ci mette in condizione di procedere in modo più determinato nella direzione intrapresa col rinnovo contrattuale 2019/21, verso una valorizzazione di tutti i profili dell’area ATA di cui quel contratto ha posto le premesse. Si tratta ora di svilupparne appieno tutte le potenzialità”.

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NE PARLANO di questo quarto e ultimo numero del 2025 della rivista è quindi, come già detto, dedicata alla Professionalità ATA. Per noi ne hanno scritto Anna Armone, Max Bruschi, Andrea Gibaldi, Susanna Granello, Francesco Micillo.Anna Armone analizza il rapporto nel nostro sistema scolastico tra due figure apicali, quella del DS e del DSGA. La figura dirigenziale è supportata, nella sua funzione gestionale, da un'unica figura direttiva, il direttore SGA. La relazione giuridica che intercorre tra queste due figure è di tipo gerarchico-funzionale, caratterizzata da uno spazio operativo del direttore SGA, i cui confini e finalità sono stabiliti nelle direttive di massima dirigenziali. Dal punto di vista organizzativo si tratta di una relazione fiduciaria e di collaborazione.

 

Per Max Bruschi la funzione delle istituzioni scolastiche come garanti del diritto all’istruzione ha nel personale ATA la propria ossatura amministrativa. Interrogarsi sulle modalità di relazione, di reclutamento, di formazione e di permeabilità tra i sistemi scuola e MIM aiuta a immaginare strade diverse ed efficaci per migliorare l’autonomia.

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Anche per Andrea Gibaldi il personale ATA ricopre un ruolo centrale. Rappresenta il cuore silenzioso e la “professionalità” concreta della scuola italiana: collaboratori, assistenti amministrativi e tecnici che, con dedizione, competenza e umanità, garantiscono ogni giorno il funzionamento della comunità scolastica, rendendola efficiente, accogliente e umana.

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Susanna Granello concentra la sua attenzione sul ruolo della formazione. Negli ultimi trent’anni la formazione del personale ATA è passata lentamente da attività accessoria a leva strategica per l’autonomia. Oggi, sviluppare competenze tecniche, organizzative e relazionali è decisivo per affrontare digitalizzazione, servizi al pubblico e nuove responsabilità gestionali.

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Francesco Micillo nel suo articolo, partendo dagli strumenti forniti dall’attuale CCNL per valorizzare la crescita professionale del personale ATA (attribuzione di posizioni economiche, progressioni tra un’area e quella immediatamente superiore), identificano strategie di incentivazione. Cruciali sono la “formazione” e le “competenze relazionali”.

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TRIBUTO A PAOLA SERAFIN. In occasione del tributo che CISL Scuola ha dedicato il 15 dicembre a Paola Serafin, componente di Segreteria nazionale e già Dirigente scolastica, anche la nostra rivista vuole renderle omaggio. Lo facciamo riproponendo un articolo, l’ultimo da Serafin scritto per “Dirigenti News”, la newsletter inviata ogni settimana ai dirigenti scolastici iscritti alla CISL Scuola.

Erano infatti suoi, anche se non firmati, i corsivi che aprivano ogni numero, che puntualmente Paola, fra mille altri impegni, rendeva disponibile per la pubblicazione.

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Per la rubrica APPROFONDIAMO, Vincenzo Alessandro ci presenta un resoconto della XII Relazione annuale del CNEL sui servizi pubblici, presentata a Roma il 14 ottobre 2025. L’attenzione dell’autore si appunta nello specifico sullo stato di salute del nostro sistema scolastico.

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Fabrizia De Cuia ci parla della responsabilità amministrativa del pubblico dipendente, nello specifico dei lavoratori della scuola. Da un lato principi di trasparenza, efficienza, integrità su cui deve permearsi l’attività pubblica; dall’altro la valutazione della condotta e dei requisiti necessari perché si possa, concretamente e non in astratto, configurare la responsabilità amministrativo-contabile del pubblico dipendente.

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In STRUMENTI DI LAVORO, Giambattista Rosato affronta l’organizzazione dei viaggi d'istruzione e delle visite guidate che entra in una nuova una fase profondamente rinnovata, in conformità al Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs 36/2023) e alle indicazioni del MIM e dell’ANAC emanate in questo avvio di anno scolastico 2025/2026. Le recenti disposizioni pongono fine alle precedenti aree di deroga e impongono alle istituzioni scolastiche l’adozione di procedure di pieno rispetto delle regole di procurement pubblico.

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Per Attilio Varengo il rinnovo del CCNL 2022/24 non poteva non esserci. La firma alla Bozza del Contratto doveva essere apposta per recuperare senza ulteriori ritardi parte del delta tra il tasso di inflazione e l’aumento degli stipendi, perché propedeutico alla contrattazione del triennio 2025/27, per chiedere con forza maggiori stanziamenti per il settore nella legge di bilancio 2026, per tutelare anche chi è andato in pensione.

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Per la rubrica GENTE DI SCUOLA in questo numero hanno scritto per noi sul personale ATA Maria ProdiRaffaele Vitale. Per la prima i nuovi compiti e le nuove figure professionali evidenziano tre linee di evoluzione che esigono un ripensamento delle figure e delle professionalità ATA. Le scuole digitali, l’altissima complessità amministrativa, i bisogni educativi e le fragilità delle nuove generazioni ci interrogano.

Il secondo esprime la ferma intenzione di sostenere con forza – anche alla luce delle nuove articolazioni emerse nel CCNL – il riconoscimento della professionalità di tutto il personale ATA, nella convinzione che il suo supporto sia indispensabile per un corretto funzionamento della comunità educante.

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L’INTERVISTA al prof. Arturo Marzano s’incentra sul conflitto israeliano-palestinese. Dopo l’analisi delle cause, dello svolgimento e dei caratteri del conflitto, il nostro interlocutore conclude con la crisi attuale della diplomazia e il ritorno a logiche di potenza con il ricorso ai conflitti armati e la crisi degli organismi internazionali, a partire dalle Nazioni Unite. Per cambiare rotta servirebbe una leadership globale capace di ripensare il sistema.

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Nella rubrica GIOVANI SCIENZIATE CRESCONO, Carlotta Valentini ci parla della sua vocazione nel dedicarsi alla ricerca scientifica. Per lei la curiosità è la prima forma di ricerca scientifica: nasce tra i banchi di scuola, cresce nei laboratori e diventa responsabilità verso il mondo. Fare ricerca significa costruire conoscenza e trasformarla in possibilità, unire immaginazione e metodo, dare forma al futuro con la forza delle idee e la fiducia nel progresso umano.

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In TEMA LIBERO, Paolo Acanfora si interroga sulla neutralità della Storia. L’articolo affronta il tema del rapporto tra il passato e il tempo presente, tra la conoscenza storica e l’uso pubblico (e politico) che si fa di essa. Lo studio e l’insegnamento della storia sono aspetti decisivi della formazione civica ed umanistica e offrono ai cittadini gli strumenti per orientarsi nella complessità della realtà.

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La rubrica ARTE CINEMA LIBRI MUSICA, si apre con una recensione di Annamaria Iantaffi al testo “Protopia: un nuovo impegno quotidiano per i beni comuni globali” di Antonio Calvani e Angelo Rizzi. Protopia è un testo che offre una lucida diagnosi della policrisi, con i suoi nemici, come la “sfiduceria”, ed è anche una roadmap ambiziosa, ottimistica e operosa per esortare all'azione quotidiana, alla costruzione di un futuro in cui l'umanità e il pianeta possano fiorire insieme.

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Francesco Ottonello ci offre una guida all’ascolto per celebrare il 150° anniversario dalla nascita Maurice Ravel, compositore di grande abilità, straordinario orchestratore che ha integrato forme tradizionali con il jazz e il folklore spagnolo.

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Per GRANDI TEMI, Elena Granata torna sul tema degli spazi scolastici. L’uso dell’intelligenza artificiale tra gli studenti – e nel lavoro degli insegnanti – è ormai pervasivo. Se si vuole che il lavoro in aula resti occasione di crescita reale bisogna essere capaci di fare di questa sfida un’occasione per metterci in discussione.

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Ulderico Sbarra ci propone la sua vignetta: un superstite pesciolino all’interno di una bottiglia che galleggia sui fondali inquinati del mare. Il messaggio in una bottiglia per l’umanità futura?

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L’INIZIATIVA “Fai sport leggi un libro. Allena il tuo cervello, mantieniti in forma e gioca con il brain wellness”. Con questa motivazione, una rete di editori, docenti, formatori, medici ed esperti lanciano la Campagna nazionale contro l’impoverimento cognitivo per sensibilizzare le persone al fatto che la lettura è uno strumento fondamentale per allenare le nostre facoltà cognitive.

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