
GENTE di
SCUOLA
• Maria Prodi
Tre aspetti evolutivi
per il personale ATA, da valorizzare
• Raffaele Vitale
Il personale ATA
all'interno della comunità educante
Il personale ATA all'interno
della comunità educante
È nostra ferma intenzione sostenere
con forza – anche alla luce delle nuove articolazioni emerse nel CCNL –
il riconoscimento della professionalità di tutto il personale ATA,
convinti che il suo supporto
sia indispensabile per il funzionamento della nostra comunità educante.

Segretario Generale CISL Scuola Calabria.
Coordinatore nazionale Dirigenti scolastici
CISL Scuola
Il concetto di “Comunità Educante” è da sempre un punto di forza dell’azione sindacale della CISL Scuola, dove Dirigenti, Docenti e Personale ATA devono collaborare sinergicamente per innovare, ispirare e costruire percorsi di crescita per studenti e comunità.
Senza ombra di dubbio, il personale ATA rappresenta uno dei tasselli più importanti dell’impianto, con una particolare rilevanza da un punto di vista organizzativo. L’acronimo ATA (Amministrativo, Tecnico, Ausiliario) identifica il personale di segreteria (Assistenti Amministrativi/Funzionari Elevata Qualificazione), quello Tecnico (Assistenti Tecnici, Cuochi, Guardarobieri) e quello Ausiliario (Collaboratori Scolastici/Operatori).
Il testo dell’ultimo CCNL dedica un intero titolo (il IV) al personale ATA, suddividendolo in una prima parte dedicata all’ordinamento professionale e in una seconda riferita al rapporto di lavoro. Rilevante è l’introduzione dello specifico articolato che riporta testualmente: “Il modello classificatorio del personale ATA persegue la finalità di realizzare l’equilibrato bilanciamento tra le esigenze ed obiettivi organizzativi delle istituzioni scolastiche ed educative e la gestione e valorizzazione delle competenze dei dipendenti a cui si è offerto, attraverso il riconoscimento delle professionalità e competenze acquisite, un chiaro e ben delineato percorso di crescita professionale”.
Ne discende quindi una nuova classificazione strutturata in quattro aree professionali:
- Collaboratori
- Operatori
- Assistenti
- Funzionari elevata qualificazione.
Nell’allegato A vengono poi definite, in maniera puntuale, le caratteristiche specifiche dei vari profili professionali e nell’allegato B la trasposizione tra vecchio e nuovo sistema di classificazione. Ritornando poi al contratto, che sarà sempre il riferimento cardine della nostra trattazione, si evidenziano alcune puntualizzazioni che caratterizzano la volontà delle parti di valorizzare il predetto personale attraverso “incrementi stabili” dello stipendio tabellare e possibilità di “progressioni tra un’area e quella immediatamente superiore”.
Se è pur vero che la norma contrattuale recepisce la necessità del riconoscimento economico e professionale del personale, la realtà dei fatti è spesso notevolmente diversa dalla previsione pattizia. Appare infatti sempre più evidente che vi è uno scollamento tra la realtà quotidiana e la proiezione del contratto.
Tralasciando il ruolo degli operatori, ancora non operativo, i Collaboratori scolastici risentono ogni giorno della maggiore complessità dell’organizzazione delle istituzioni scolastiche. I nuovi parametri del dimensionamento scolastico hanno creato realtà numericamente consistenti, strutturate spesso su diversi comuni, innumerevoli plessi, succursali e sezioni staccate. Questa complessità, associata alla permanente diminuzione della pianta organica, determina difficoltà organizzative e aumento delle responsabilità. L’orario “spezzato” e l’articolazione su più sedi passano da una situazione di straordinarietà a una di ordinarietà. L’impossibilità, poi, a forme rapide di sostituzioni in caso di assenze determinano incastri orari e spostamenti poco funzionali alla stabilità della prestazione lavorativa.
Non mancano ulteriori criticità: da definire, ad esempio, in maniera più puntuale, l’attribuzione del ruolo degli enti locali nel supporto alle istituzioni scolastiche, nella condivisione degli aspetti organizzativi, soprattutto in caso di iscrizioni anticipate nella scuola dell’infanzia, che spesso creano difficoltà operative e abbassamento dei servizi offerti dalla scuola.
Infine, ma non per importanza, la responsabilità del Collaboratore scolastico in termini di sicurezza sui luoghi di lavoro, di primo soccorso e di vigilanza all’ingresso degli edifici. Passando poi all’area superiore, concentreremo l’attenzione sugli Amministrativi e sui Tecnici che, forse, sono stati quelli che hanno avuto un’evoluzione più sostanziale del carico di lavoro.
Nel caso degli Amministrativi, i compiti svolti negli uffici di segreteria si configurano sempre più simili a quelli di un funzionario all’interno del comparto del pubblico impiego. Finanziamenti impegnativi e sempre più frequenti, trasferimenti di competenze da altri enti, procedure informatizzate e carenza di personale, soprattutto stabile, rendono complessa l’attività lavorativa, non supportata da una qualificata formazione da parte dell’Amministrazione.
Stesso discorso per i Tecnici che, nella gestione delle numerose e recenti attrezzature fornite ed installate nelle scuole con importanti risorse del PNRR, con organici indeboliti e aumento delle dimensioni delle istituzioni scolastiche, devono garantire un servizio sempre più complesso nella gestione quotidiana. Occorre quindi realizzare concretamente quanto previsto negli articoli del Contratto, che se da un lato ha dato un primo riconoscimento alla complessità del lavoro di predetto personale, dall’altro non ha ancora avuto una corrispondenza in termini di stabilità di organico, di incremento di specifiche risorse economiche e di attività di formazione in servizio, utile anche per una progressione professionale.
È nostra ferma intenzione sostenere con forza il riconoscimento della professionalità di tutto il personale ATA, convinti che il suo supporto sia indispensabile per un funzionamento all’unisono della nostra “comunità educante”. Volutamente non è stato trattato il personale ad elevata qualificazione, al quale sarà dedicato un capitolo a parte, che terrà conto delle recenti novità anche in termini di reclutamento.







